Dalla demolizione di un vecchio edificio rurale nasce una casa passiva nZEB. Con il contributo ROCKWOOL.
A Vezza d’Alba è stato di recente concluso un intervento di riqualificazione su un edificio esistente, che pur presentando un certo carattere di “urbanità”, manteneva un evidente richiamo alla cultura contadina con una caratteristica “aia” della cascina ormai in stato di abbandono.
La situazione di partenza
L’edificio preesistente si sviluppava longitudinalmente lungo l’asse principale, che sorge in posizione dominante, ben esposto al sole. La pianta è rettangolare e al fondo dell’aia si trovava la parte un tempo dedicata all’attività contadina (cantina, stalla, fienile) ora adibita a garage.
Con questo intervento, Maria Grazia Novo, l’architetto che ne ha progettato la riqualificazione, si è posta l’obiettivo di mantenere l’idea della cascina urbana, valorizzandone la semplicità estetica del passato e coniugandola con l’efficienza energetica di una moderna casa passiva. I committenti desideravano infatti ottenere un edificio ad altissime prestazioni energetiche e garantire il massimo comfort, risparmiando il 90% sui costi di gestione.
L’edificio esistente non consentiva un intervento di riqualificazione in linea con le normative antisismiche, motivo per cui si è deciso di procedere con la demolizione e con la successiva ricostruzione, mantenendo però vive le caratteristiche del precedente fabbricato attraverso l’utilizzo degli stessi materiali: legno, ferro e mattone.
Lana di roccia ROCKWOOL per il cappotto e la copertura
In un progetto Passivhaus un elevato livello di isolamento rappresenta l'elemento chiave. Con una perfetta coibentazione, infatti, è possibile ridurre la dispersione al punto tale che la casa rimane calda senza riscaldamento o al massimo preriscaldando l'aria fresca che entra negli ambienti. Per questo motivo occorre prevedere un rivestimento isolante continuo e uno strato a tenuta d'aria. La lana di roccia ROCKWOOL si è rivelato il materiale ideale da utilizzare per raggiungere gli standard di casa passiva: garantendo elevate prestazioni termiche per un comfort ottimale in estate e in inverno e ottime prestazioni acustiche. La lana di roccia assicura inoltre un’eccellente protezione dal fuoco (Euroclasse A1), si adatta facilmente alla geometria dell'edificio, mantiene la stabilità dimensionale nel tempo ed è traspirante al vapore.
In questa casa passiva l’involucro è stato interamente rivestito con il sistema di isolamento termico a cappotto REDArt©: la soluzione ottimale per effettuare interventi di riqualificazione energetica in facciata. Le elevate prestazioni isolanti della lana di roccia, cuore del sistema a cappotto ROCKWOOL REDArt, si combinano a una notevole varietà estetica di finiture: in questo caso è stata scelta una tonalità chiara, che crea un contrasto efficace con le parti in legno della struttura.
Per l’isolamento della copertura é stato inoltre scelto il pannello in lana di roccia ROCKWOOL Fitrock Energy Plus (234), per le sue ottimali prestazioni termiche e acustiche: la combinazione di conduttività termica e densità assicura un ottimo comfort abitativo sia invernale che estivo, mentre la struttura a celle aperte della lana di roccia contribuisce in modo significativo al miglioramento delle prestazioni fono isolanti della copertura stessa.
Questa case-history dimostra che una Passivhaus non deve necessariamente essere realizzata solo in legno, ma si possono abbinare al legno anche altri materiali quali cemento, mattoni, ferro purché vengano adottati materiali isolanti adeguati. Allo stesso modo si possono prevedere porticati, balconi e altre sporgenze, purché rispettino i requisiti richiesti per lo standard.
Ubicazione progetto
Vezza d’Alba, Cuneo