La procedura analitica indicata per i prodotti da bonifica per i quali non sono disponibili informazioni di origine, si basa non solo sull’aspetto dimensionale delle fibre (diametro medio ponderato), ma anche sulla composizione (contenuto in ossidi alcalini/alcalino – terrosi).
Se le fibre oggetto di bonifica presentano una percentuale in ossidi alcalini/alcalino-terrosi > 18% e un diametro geometrico medio ponderato rispetto alla lunghezza, meno due errori standard, inferiori a 6 μm (caso 3, all’interno del quale ricade la lana di roccia ROCKWOOL), si è in presenza di FAV che non sono da considerarsi cancerogene. Per esse, vengono proposte le misure operative da adottare durante le operazioni di bonifica. Il rifiuto prodotto dalle tali attività di bonifica avrà codice: 17 06 04.
Inoltre, nel caso si disponga della documentazione attestante la biosolubilità o la non pericolosità delle fibre contenute nel manufatto in posa ed oggetto di bonifica, sulla base di certificazioni di prodotto rilasciate da enti di certificazione, quali ad esempio EUCEB e RAL (a cui ROCKWOOL ha aderito), che prevedono un controllo costante della produzione, non sarà necessario avviare le procedure analitiche previste.