Di seguito vi proponiamo un caso applicativo di copertura continua piana con elemento portante in laterocemento. Lo strato impermeabile è stato realizzato con membrana bituminosa.
Prodotto ROCKWOOL utilizzato: Flatrock 50 Bond.
Soluzione tecnica adottata
Copertura piana con elemento portante in laterocemento, isolata termicamente con il pannello ROCKWOOL Flatrock 50 Bond e costituita da un sistema impermeabile con manto bituminoso a vista (in doppio o singolo strato), non protetto da alcun tipo di zavorramento e fissato per incollaggio a caldo con utilizzo di fiamma generata da bruciatore.
Criteri esecutivi della soluzione tecnica
La soluzione contempla l’utilizzo di pannelli isolanti ROCKWOOL Flatrock 50 Bond posati, ben accostati tra loro e a giunti sfalsati, al di sopra di un eventuale elemento con funzione di controllo al vapore.
È inoltre previsto di vincolare meccanicamente i pannelli isolanti al supporto secondo quanto risultante da un progetto che tenga conto della resistenza dell’azione di estrazione da vento cosi come definito nella norma UNI 11442. (Si rimanda alle indicazioni del produttore per la scelta del tipo di fissaggio e per il corretto dimensionamento dello stesso).
Grazie allo specifico rivestimento in velo minerale del pannello ROCKWOOL Flatrock 50 Bond l’elemento di tenuta impermeabile, costituito da membrana bituminosa, viene incollato a caldo direttamente sulla faccia superiore del pannello isolante.
Si raccomanda di non sfiammare direttamente in corrispondenza del rivestimento del pannello isolante, ma di rivolgere la fiamma in direzione della sola membrana. L’elemento di tenuta deve essere posato in senso trasversale alla direzione di sfalsamento dei pannelli termoisolanti, sovrapponendo il rotolo della corretta larghezza di sormonta rispetto al telo adiacente.
Per facilitare il deflusso delle acque si consiglia di posizionare i teli in direzione di pendenza in modo da limitare gli spessoramenti trasversali alla pendenza, alle sole sormonte di testa. È eventualmente possibile posare la seconda membrana bituminosa di protezione, che può essere di tipo ardesiata o prevedere una successiva pittura riflettente, sempre per rinvenimento a fiamma della stessa.
Questa seconda membrana viene stesa a cavallo delle sormonte dello strato precedente. In questo caso la fiamma del bruciatore dovrà interessare anche la membrana già stesa.
Nel caso di applicazione di due membrane sovrapposte si sconsiglia la posa incrociata dei manti in quanto, a causa dello spessore in corrispondenza delle giunzioni, si andrebbero a creare delle aree che impedirebbero il corretto deflusso delle acque.